Il testo integrale[1]

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 21 dicembre 2011, n. 47386

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 47386/2011.

Secondo gli Ermellini, facendo seguito ad un principio consolidato, la condotta tipica del reato di invasione di edifici consiste nell’introduzione dall’esterno in un immobile altrui di cui non si abbia il possesso o la detenzione.

L’art. 633 del codice penale, infatti, non è posto a tutela di un diritto ma di una situazione di fatto tra il soggetto e la cosa, per cui tutte le volte in cui il soggetto sia entrato legittimamente in possesso del bene deve escludersi la sussistenza del reato, ancorché prosegua nell’occupazione senza versare più il canone e contro la sopraggiunta volontà contraria dell’avente diritto.

 

Sorrento, 22 dicembre 2011.

Avv Renato D’Isa


[1] Sentenza scaricabile e consultabile sul portale del Sole 24 Ore – Guida al Diritto

 

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