Inammissibile l’appello che non riporta le parti della sentenza di primo grado da contrastare anche in ordine alla fattispecie applicabile ratione temporis l’articolo 342 c.p.c. nella formulazione precedente alla sua novellazione introdotta con il Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, articolo 54 conv. con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 134

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 12 aprile 2018, n. 9069.

In ordine alla fattispecie applicabile ratione temporis l’articolo 342 c.p.c. nella formulazione precedente alla sua novellazione introdotta con il Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, articolo 54 conv. con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 134, quando il gravame risulta proposto anteriormente al giorno 11 settembre 2012. Gia’ nell’inquadramento conseguente alla riforma del codice di procedura civile del 1990, il legislatore aveva voluto impedire che il giudizio di appello si risolvesse in una sorta di valvola di sicurezza per le parti, alle quali percio’ bisognava precludere l’espletamento di tutte le difese che non avessero saputo o potuto esprimere in prime cure. Invero con le innovazioni introdotte dalla Legge novellatrice n. 353 del 1990, si rafforza il carattere di revisio prioris instantiae del giudizio di appello, e si abbandona la tesi del novum iudicium. L’appello diventa infatti un’impugnativa avverso la sentenza, piuttosto che un rimedio introduttivo di un giudizio sul rapporto controverso, dal momento che in esso la cognizione del giudice resta circoscritta alle questioni dedotte dall’appellante (o dall’appellato in qualita’ di appellante incidentale) attraverso la prospettazione – e, quindi, la deduzione di specifiche censure, senza che al giudice di secondo grado possa ritenersi assegnato il compito di “ripetere” il giudizio di primo grado, rinnovando la cognizione dell’intero materiale di causa e pervenendo ad una nuova decisione che involga “tutti” i punti gia’ dibattuti in prima istanza.

Sentenza 12 aprile 2018, n. 9069
Data udienza 5 dicembre 2017

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSIO Annamaria – Presidente

Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere

Dott. MARULLI Marco – Consigliere

Dott. TRICOMI Laura – Consigliere

Dott. FRAULINI Paolo – rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso iscritto al n. 14438/2014 R.G. proposto da:

(OMISSIS) S.R.L., (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS), rappresentati e difesi dall’avv. (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso l’avv. (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;

– ricorrenti –

contro

(OMISSIS) SOCIETA’ COOPERATIVA, in proprio e quale procuratore di (OMISSIS) s.r.l., rappresentata e difesa dall’avv. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso l’avv. (OMISSIS), giusta procura a margine del controricorso;

– controricorrente –

avverso la sentenza della Corte di appello di Bologna n. 209/14 depositata il 23 gennaio 2014;

Udita la relazione svolta nella pubblica udienza del 5 dicembre 2017 dal Consigliere Paolo Fraulini;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ZENO Immacolata, che ha concluso chiedendo dichiararsi l’inammissibilita’ del ricorso proposto da (OMISSIS) e del controricorso proposto da (OMISSIS) SOCIETA’ COOPERATIVA quale procuratore di (OMISSIS) s.r.l. nonche’ l’inammissibilita’ e in subordine il rigetto del primo motivo del ricorso con assorbimento dei restanti mezzi non relativi a (OMISSIS);

udito l’avv. (OMISSIS) per la controricorrente.

FATTI DI CAUSA

1. La Corte di appello di Bologna decidendo sull’appello proposto da (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) s.r.l. avverso la sentenza con cui il Tribunale di Forli’ li aveva condannati al pagamento della somma di Euro 149.117,60 in favore della allora (OMISSIS) per scoperto di conto corrente intrattenuto con la societa’, garantito da fideiussione degli altri ricorrenti, ha dichiarato l’inammissibilita’ dell’impugnazione.

2. La sentenza d’appello ha ritenuto che tutti i motivi formulati dagli appellanti fossero privi del requisito di specificita’ imposto dall’articolo 342 c.p.c., in quanto dichiaratamente riproduttivi di tutte le difese svolte in primo grado; ha poi ritenuto che, limitatamente al solo motivo ritenuto specifico, avente a oggetto la ritualita’ della proposizione della querela di falso da parte di (OMISSIS), tale questione fosse irrilevante nel giudizio, posto che la domanda da questi svolta era stata separata dalla stessa Corte e rimessa al Tribunale e quindi era divenuta autonoma rispetto al processo principale.

3. Per la cassazione della sentenza (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS) s.r.l. hanno proposto ricorso sulla base di sessantadue motivi, resistiti da (OMISSIS) SOCIETA’ COOPERATIVA con due controricorsi, uno in proprio e uno quale procuratore speciale di (OMISSIS) s.r.l.

RAGIONI DELLA DECISIONE

1. Il ricorso lamenta:

1.1. Primo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto dell’articolo 35 Cost., articolo 342 c.p.c. in relazione all’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 3 in riferimento all’errata statuizione di inammissibilita’ dell’appello”;

1.2. Secondo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1936 e 1938 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 3 in riferimento all’errata condanna in solido di (OMISSIS) con riferimento alla statuizione di primo grado poi confermata in appello che e’ la decisione impugnata”.

1.3. Terzo motivo: “nullita’ della sentenza o del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 c.p.c. in riferimento all’errata condanna in solido di un riferimento alla statuizione di primo grado poi confermata in appello che e’ la decisione impugnata”.

1.4. Quarto motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla mancata pronuncia sui motivi di appello assorbiti dall’erronea declaratoria di inammissibilita’”.

1.5. Quinto motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento alla mancata pronuncia sui motivi di appello in seguito all’erronea declaratoria di inammissibilita’”.

1.6. Sesto motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame delle risultanze dell’audizione del teste (OMISSIS)”.

1.7. Settimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame delle risultanze dell’audizione testimoniale di (OMISSIS) collimante con quella del (OMISSIS)”.

1.8. Ottavo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame delle risultanze dell’audizione testimoniale di (OMISSIS)”.

1.9. Nono motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame delle risultanze dell’audizione testimoniale di (OMISSIS)”.

1.10. Decimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame delle risultanze dell’interrogatorio di (OMISSIS) da valutare nell’ambito del complessivo panorama istruttorio”.

1.11. Undicesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame delle risultanze dell’audizione del testimone (OMISSIS)”.

1.12. Dodicesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame delle risultanze dell’audizione testimoniale di (OMISSIS)”. 1.13. Tredicesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame dei motivi specifici dedotti in appello”.

1.14. Quattordicesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui all’articolo 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1936, 1938, 1418, 1955 e 1956 c.c. nonche’ articolo 644 c.p. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’errata condanna in solido di (OMISSIS) con riferimento alla nullita’ della fideiussione rilasciata da (OMISSIS)”.

1.15. Quindicesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame della nullita’ della fideiussione rilasciata da (OMISSIS)”.

1.16. Sedicesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in relazione alla mancata dichiarazione di nullita’ della fideiussione resa da (OMISSIS)”.

1.17. Diciassettesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112, 113 e 116 c.p.c. in relazione agli articoli 1936 e 1938 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’errata valutazione delle prove e conseguentemente le dichiarazioni di inesistenza e/o nullita’ della fideiussione di (OMISSIS)”.

1.18. Diciottesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame della nullita’ della fideiussione”.

1.19. Diciannovesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in relazione alla mancata pronuncia sulla domanda di nullita’ e/o inesistenza della fideiussione”.

1.20. Ventesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione all’articolo 1956 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’ingerenza dell’istituto di credito nell’amministrazione finanziaria che importava la liberazione di tutti i garanti”.

1.21. Ventunesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1955 e 1956 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento alla liberazione di tutti garanti proposta in appello e sulla quale la corte non si e’ pronunciata”.

1.22. Ventiduesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c, n. 5 in relazione al mancato esame dell’ingerenza dell’istituto di credito nell’amministrazione finanziaria che importava la liberazione di tutti i garanti”.

1.23. Ventitreesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1936 e 1938 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla nullita’ e inesistenza del mandato”.

1.24. Ventiquattresimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento alla nullita’ e inesistenza del mandato e del contratto di conto corrente”.

1.25. Venticinquesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame della nullita’ e inesistenza del mandato”.

1.26. Ventiseiesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione all’articolo 646 c.p. e articoli 1955 e 1956 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla mancata dichiarazione della nullita’ di tutti gli atti compiuti dalla banca”.

1.27. Ventisettesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione all’articolo 646 c.p. e articoli 1955 e 1956 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento alla mancata dichiarazione della nullita’ di tutti gli atti compiuti dalla banca”.

1.28. Ventottesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame della nullita’ di tutti gli atti compiuti dalla banca”.

1.29. Ventinovesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1936 e 1938 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla mancata dichiarazione di liberazione di tutti i soggetti garanti”.

1.30. Trentesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1936 e 1938 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento alla mancata dichiarazione di liberazione di tutti i soggetti garanti”.

1.31. Trentunesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in relazione al mancato esame dei presupposti della liberazione di tutti i soggetti garanti”.

1.32. Trentaduesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui all’articolo 113 c.p.c. in relazione all’articolo 50 T.U.B. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’errata emissione di decreto ingiuntivo mai censurata”.

1.33. Trentatreesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui all’articolo 113 c.p.c. in relazione all’articolo 50 T.U.B. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento all’errata emissione di decreto ingiuntivo mai censurata”.

1.34. Trentaquattresimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in riferimento all’errata emissione di decreto ingiuntivo mai censurata”.

1.35. Trentacinquesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 113 215, 217 e 219 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’errata assunzione del ctu e sua conseguente illegittimita’”.

1.36. Trentaseiesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 113 215, 217 e 219 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento all’errata assunzione del ctu e sua conseguente illegittimita’”.

1.37. Trentasettesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in riferimento all’errata assunzione del ctu e sua conseguente illegittimita’”.

1.38. Trentottesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui all’articolo 113 in relazione agli articoli 1325 e 1418 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla nullita’ del contratto per difetto dell’accordo”.

1.39. Trentanovesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui all’articolo 113 in relazione agli articoli 1325 e 1418 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento alla nullita’ del contratto per difetto dell’accordo”.

1.40. Quarantesimo motivo: “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che e’ stato oggetto di discussione tra le parti e dunque dell’articolo 360 c.p.c., n. 5 in riferimento alla nullita’ del contratto per difetto dell’accordo”.

1.41. Quarantunesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 c.c. e articolo 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS)”.

1.42. Quarantaduesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 e 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS)”.

1.43. Quarantatreesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 e 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS)”.

1.44. Quarantaquattresimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 e 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS)”.

1.45. Quarantacinquesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 e 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS)”.

1.46. Quarantaseiesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 e 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 4 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS)”.

1.47. Quarantasettesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento al difetto di legittimazione di (OMISSIS) S.r.l. e per essa della societa’ (OMISSIS) societa’ di gestione del credito S.p.A.”.

1.48. Quarantottesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 81 e 113 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento al difetto di legittimazione di (OMISSIS) S.r.l. e per essa della societa’ (OMISSIS) S.p.A.”.

1.49. Quarantanovesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento al difetto di capacita’ processuale di (OMISSIS) S.r.l. e per essa della societa’ (OMISSIS) S.p.A.”.

1.50. Cinquantesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 75 e 113 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento al difetto di capacita’ processuale di (OMISSIS) S.r.l. e per essa della societa’ (OMISSIS) S.p.A.”.

1.51. Cinquantunesimo motivo: “nullita’ della sentenza o del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento al difetto di legittimazione della societa’ (OMISSIS) soc. coop. quale successore di (OMISSIS) soc. coop”.

1.52. Cinquantaduesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 e 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento al difetto di legittimazione della societa’ (OMISSIS) soc. coop. quale successore di (OMISSIS) soc. coop.”.

1.53. Cinquantatreesimo motivo: “nullita’ della sentenza o del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento alla capacita’ processuale della societa’ (OMISSIS) soc. coop. quale successore di (OMISSIS) soc. coop”.

1.54. Cinquantaquattresimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 75 e 113 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento al difetto di capacita’ processuale della societa’ (OMISSIS) soc. coop. quale successore di (OMISSIS) soc. coop”.

1.55. Cinquantacinquesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS) s.r.l.”.

1.56. Cinquantaseiesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 e 113 c.p.c. in relazione agli articoli 1175, 1176, 1375 e 1337 e 2043 c.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento alla violazione di legge e mancata pronuncia di condanna della banca al risarcimento di (OMISSIS) s.r.l.”.

1.57. Cinquantasettesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento all’abuso del diritto della societa’ (OMISSIS) S.p.A. e di (OMISSIS) soc. coop.”.

1.58. Cinquantottesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 112 113 e 116 c.p.c. in relazione agli articoli 1325, e 1418, 1175, 1176, 1375 e 1936, 1938, 1418, 1955, 1956 e 2043 c.c. articoli 486 e 644 c.p. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’abuso del diritto della banca nei confronti di (OMISSIS) S.r.l. e dei garanti da parte della societa’ (OMISSIS) s.p.a. e di (OMISSIS) soc. coop.”.

1.59. Cinquantanovesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento all’abuso del processo per la duplicazione delle spese legali a vantaggio della societa’ (OMISSIS) S.p.A. e di (OMISSIS) soc. coop.”.

1.60. Sessantesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 91 e 113 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’erronea condanna delle parti al rimborso delle spese nei confronti di (OMISSIS) soc. coop. e (OMISSIS) s.p.a.”.

1.61. Sessantunesimo motivo: “nullita’ della sentenza e del procedimento e quindi dell’articolo 360 c.p.c., comma 1, n. 4 in riferimento all’omessa pronuncia in ordine alla compensazione delle spese legali come da domanda di (OMISSIS) s.r.l.”.

1.62. Sessantaduesimo motivo: “violazione e/o falsa applicazione delle norme di diritto di cui agli articoli 1 e 2 Cost. articoli 91 e 113 c.p.c. e quindi dell’articolo 360 c.p.c., n. 3 in riferimento all’erronea condanna alle spese in seguito la costituzione duplicata del cessionario del credito e del successore del cedente”,

La Corte precisa che la numerazione che precede – cui d’ora in poi si fara’ riferimento – non corrisponde a quella riportata in ricorso, poiche’ a pag. 134 del citato atto il ventitreesimo motivo e’ erroneamente indicato come ventiduesimo, con conseguente sfalsamento della successiva elencazione.

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