Soccorso istruttorio: La disciplina della procedura di gara non deve essere concepita come una sorta di corsa ad ostacoli fra adempimenti formali imposti agli operatori economici e all’amministrazione aggiudicatrice, ma deve mirare ad appurare, in modo efficiente, quale sia l’offerta migliore, nel rispetto delle regole di concorrenza, verificando la sussistenza dei requisiti tecnici, economici, morali e professionali dell’aggiudicatario.
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Soccorso istruttorio: La disciplina della procedura di gara non deve essere concepita come una sorta di corsa ad ostacoli fra adempimenti formali imposti agli operatori economici e all’amministrazione aggiudicatrice, ma deve mirare ad appurare, in modo efficiente, quale sia l’offerta migliore, nel rispetto delle regole di concorrenza, verificando la sussistenza dei requisiti tecnici, economici, morali e professionali dell’aggiudicatario.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2180. La disciplina della procedura di gara non deve essere concepita come una sorta di corsa ad ostacoli fra adempimenti formali imposti agli operatori economici e all’amministrazione aggiudicatrice, ma deve mirare ad appurare, in modo efficiente, quale sia l’offerta migliore, nel rispetto delle regole di...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3619
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3619

In caso di incorporazione o fusione societaria sussiste in capo alla società incorporante, o risultante dalla fusione, l’onere di presentare la dichiarazione relativa al requisito, di cui all’art. 38, comma 1, lett. c), del d. lgs. n. 163 del 2006 applicabile ratione temporis, anche con riferimento agli amministratori e ai direttori tecnici che hanno operato...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3619
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 21 luglio 2017, n. 3619

In caso di incorporazione o fusione societaria sussiste in capo alla società incorporante, o risultante dalla fusione, l’onere di presentare la dichiarazione relativa al requisito, di cui all’art. 38, comma 1, lett. c), del d. lgs. n. 163 del 2006 applicabile ratione temporis, anche con riferimento agli amministratori e ai direttori tecnici che hanno operato...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 giugno 2017, n. 3178
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 giugno 2017, n. 3178

Nelle procedure ad evidenza pubblica, preordinate all’affidamento di un appalto pubblico, l’omessa dichiarazione da parte del soggetto tenutovi, di tutte le condanne penali eventualmente riportate, anche se attinenti a reati diversi da quelli contemplati nell’art. 38, comma 1, lett. c), D.Lgs. 12/4/2006, n. 163, comporta l’esclusione dalla gara del concorrente a cui è riferibile la...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 giugno 2017, n. 3028
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 giugno 2017, n. 3028

La mancata dichiarazione di tutte le condanne penali eventualmente riportate, anche se attinenti a reati diversi da quelli contemplati nell’art. 38, comma 1, lett. c), d.lgs. n. 163 del 2006, comporta l’esclusione dalla gara del concorrente e che questa omissione essenziale non è suscettibile di essere regolarizzata attraverso il potere di soccorso istruttorio, perché altrimenti...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2727
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2017, n. 2727

Per evitare che la condanna inflitta al soggetto che ha ricoperto cariche sociali in una società si ripercuota su di essa precludendole la partecipazione a gare pubbliche, non è sufficiente la sola cessazione dalla carica sociale, per dimissioni o per allontanamento, potendosi trattare di mera sostituzione di facciata, ma occorre la dimostrazione che la società...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 12 ottobre 2016, n. 4219
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 12 ottobre 2016, n. 4219

Nelle procedure ad evidenza pubblica preordinate all’affidamento di un appalto pubblico, l’omessa dichiarazione da parte del concorrente di tutte le condanne penali eventualmente riportate, anche se attinenti a reati diversi da quelli contemplati nell’art. 38, comma 1, lett. c), ne comporta senz’altro l’esclusione dalla gara, essendo impedito alla stazione appaltante di valutarne la gravità. Inoltre,...

Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 27 luglio 2016, n. 21
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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 27 luglio 2016, n. 21

Non costituisce motivo di revocazione per omessa pronuncia il fatto che il giudice, nell’esaminare la domanda di parte, non si sia espressamente pronunciato su tutte le argomentazioni poste dalla parte medesima a sostegno delle proprie conclusioni Consiglio di Stato sezione adunanza plenaria sentenza 27 luglio 2016, n. 21 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 giugno 2016, n. 2813
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 giugno 2016, n. 2813

Anche per il “socio di maggioranza” è necessario accertare la moralità professionale per l’ammissione alle gare pubbliche, ed il “socio” può essere sia una “persona fisica”, sia una persona giuridica. La sentenza ha precisato che il nuovo art. 38, comma 1, lett. c), del d.lgs. 13 aprile 2006, n. 163, ha esteso i requisiti di...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481. Nelle gare di appalto, la valutazione della gravità delle condanne subìte dai concorrenti, e l’incidenza sulla loro moralità professionale, spettano alla pubblica amministrazione. Nella motivazione della sentenza si è precisato che la valutazione e la giustificazione possono essere effettuate “per relationem” con i documenti che sono stati depositati.

Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6844 del 2015, proposto da: Vi. Srl; contro Asl N. 2 Lanciano-Vasto-Chieti ed altri (…); per la...