Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 12 aprile 2017, n. 9403
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 12 aprile 2017, n. 9403

Alle sezioni unite il compito di sciogliere i dubbi sulla speciale responsabilità, estesa anche alla condotta incolpevole, che incombe sulla banca negoziatrice che ha erroneamente consentito la riscossione di un assegno a un soggetto privo di titolo. In particolare il contrasto riguarda l’orientamento dominante che, nel prescindere dal requisito della colpa della banca, non distingue...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 ottobre 2016, n. 21517
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 ottobre 2016, n. 21517

La funzione del bilancio consiste nell’informare i soci e i terzi dell’attività svolta dagli amministratori attraverso la rappresentazione contabile dello stato patrimoniale della società e dei risultati economici della gestione: la relativa delibera di approvazione, non traducendosi nell’approvazione dei singoli atti gestori, non è quindi configurabile come ratifica tacita degli atti giuridici posti in essere...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 14 settembre 2016, n. 18083
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 14 settembre 2016, n. 18083

Nel caso in cui la firma di traenza indichi un nome completamente diverso dal titolare dei conto corrente, tale che non sia in alcun modo possibile ingenerare nella banca trattaria il dubbio dell’apparente riferibilità dell’assegno al predetto titolare, non vi è ragione di elevare il protesto a suo nome Suprema Corte di Cassazione sezione I...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 24 maggio 2016, n. 10710
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 24 maggio 2016, n. 10710

L’emissione di un assegno in bianco o postdatato, cui di regola si fa ricorso per realizzare il fine di garanzia – nel senso che esso è consegnato a garanzia di un debito e deve essere restituito al debitore qualora questi adempia regolarmente alla scadenza della propria obbligazione, rimanendo nel frattempo nelle mani del creditore come...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 febbraio 2016, n. 3405. La banca risponde se paga l’assegno a persona diversa dal beneficiario anche se chi era andato ad incassare aveva messo un firma falsa e aveva un falso documento di identità

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 22 febbraio 2016, n. 3405 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. DI MARZIO Mauro – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 aprile 2015, n. 7661. In caso di protesto illegittimo, il danno patrimoniale (in questo caso subito dalla attività commerciale) e quello non patrimoniale (alla reputazione) vanno sempre provati dal richiedente

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 aprile 2015, n. 7661 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARLEO Giovanni – Presidente Dott. CARLUCCIO Giuseppa – rel. Consigliere Dott. CIRILLO Francesco Maria – Consigliere Dott. VINCENTI Enzo – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 febbraio 2015, n. 3588. L'art. 2722 cod. civ. vieta di provare per testi i patti aggiunti ad un contratto, ma non già ad un atto unilaterale quale è l'assegno bancario

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 febbraio 2015, n. 3588 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. PETTI Giovanni B. – Consigliere Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. ROSSETTI...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 luglio 2014, n. 15266. Prima della scadenza del termine di otto giorni previsto (all'interno dello stesso comune) per il pagamento degli assegni, la banca non solo non può tenere conto della revoca disposta dal cliente ma, al contrario, deve provvedere al pagamento in presenza di fondi.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 luglio 2014, n. 15266 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere...

  • 1
  • 2