Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11034. In ipotesi di false fatturazioni tra società dello stesso gruppo in regime di consolidato fiscale
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11034. In ipotesi di false fatturazioni tra società dello stesso gruppo in regime di consolidato fiscale

In ipotesi di false fatturazioni tra società dello stesso gruppo in regime di consolidato fiscale si commettono comunque i delitti di emissione ed utilizzo in dichiarazione di documenti per operazioni inesistenti, in quanto ai fini penali sono rilevanti le singole dichiarazioni delle imprese consolidate e non quella di gruppo. Sussiste il dolo specifico nella condotta...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11035. L’omesso versamento dell’Iva può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore, a cui lo stesso non abbia potuto porvi rimedio per cause estranee alla sua volontà.
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11035. L’omesso versamento dell’Iva può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore, a cui lo stesso non abbia potuto porvi rimedio per cause estranee alla sua volontà.

L’omesso versamento dell’Iva può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore, a cui lo stesso non abbia potuto porvi rimedio per cause estranee alla sua volontà. È pertanto irrilevante la cosiddetta “crisi di liquidità” del debitore alla scadenza del termine per operare il versamento dell’Iva, poiché il debitore ha...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 marzo 2018, n. 10810. Le nuove soglie di punibilità previste per i reati di omesso versamento delle ritenute e dell’Iva hanno comportato un’abrogazione parziale dei due precedenti delitti, restringendone l’ambito applicativo.
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 marzo 2018, n. 10810. Le nuove soglie di punibilità previste per i reati di omesso versamento delle ritenute e dell’Iva hanno comportato un’abrogazione parziale dei due precedenti delitti, restringendone l’ambito applicativo.

Le nuove soglie di punibilità previste per i reati di omesso versamento delle ritenute e dell’Iva hanno comportato un’abrogazione parziale dei due precedenti delitti, restringendone l’ambito applicativo. Ne consegue che anche le condanne divenute definitive devono essere revocate. Sentenza 12 marzo 2018, n. 10810 Data udienza 28 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n. 10416. Sono i mezzi fraudolenti utilizzati nell’evasione fiscale che determinano la differenza tra una fattispecie penalmente rilevante e una condotta abusiva non più perseguibile.
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n. 10416. Sono i mezzi fraudolenti utilizzati nell’evasione fiscale che determinano la differenza tra una fattispecie penalmente rilevante e una condotta abusiva non più perseguibile.

Sono i mezzi fraudolenti utilizzati nell’evasione fiscale che determinano la differenza tra una fattispecie penalmente rilevante e una condotta abusiva non più perseguibile. Il giudice non può mantenere il sequestro preventivo in caso di annullamento dell’avviso di accertamento da parte del giudice tributario. Sentenza 7 marzo 2018, n. 10416 Data udienza 24 gennaio 2018 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n. 10418. Non e’ consentito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti di una persona giuridica qualora non sia stato reperito il profitto di reato tributario compiuto dagli organi della persona giuridica stessa, salvo che la persona giuridica sia uno schermo fittizio.
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 7 marzo 2018, n. 10418. Non e’ consentito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti di una persona giuridica qualora non sia stato reperito il profitto di reato tributario compiuto dagli organi della persona giuridica stessa, salvo che la persona giuridica sia uno schermo fittizio.

Non e’ consentito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti di una persona giuridica qualora non sia stato reperito il profitto di reato tributario compiuto dagli organi della persona giuridica stessa, salvo che la persona giuridica sia uno schermo fittizio. Solo se il profitto del reato, come sopra precisato, non sia piu’...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 28 febbraio 2018, n. 9073. Sequestro dei beni della società per dichiarazione infedele
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 28 febbraio 2018, n. 9073. Sequestro dei beni della società per dichiarazione infedele

Sequestro dei beni della società per dichiarazione infedele. Sentenza 28 febbraio 2018, n. 9073 Data udienza 17 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI Luca – Presidente Dott. SOCCI Angelo Matteo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 febbraio 2018, n. 8995. Il liquidatore di societa’ risponde del delitto di omesso versamento delle ritenute certificate
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 febbraio 2018, n. 8995. Il liquidatore di societa’ risponde del delitto di omesso versamento delle ritenute certificate

Il liquidatore di societa’ risponde del delitto di omesso versamento delle ritenute certificate, previsto dal Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, articolo 10-bis, non per il mero fatto del mancato pagamento, con le attivita’ di liquidazione, delle imposte dovute per il periodo della liquidazione medesima e per quelli anteriori, ma solo qualora distragga l’attivo...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8040. In caso di omesso versamento Iva il legale rappresentate è responsabile anche se poi la firma sulla dichiarazione annuale è di un terzo.
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8040. In caso di omesso versamento Iva il legale rappresentate è responsabile anche se poi la firma sulla dichiarazione annuale è di un terzo.

In caso di omesso versamento Iva il legale rappresentate è responsabile anche se poi la firma sulla dichiarazione annuale è di un terzo. Sentenza 20 febbraio 2018, n. 8040 Data udienza 23 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8047. La vendita di immobili mascherata da una cessione di quote sociali che comporta un’evasione di imposta superiore alla soglia penalmente rilevante configura il delitto di dichiarazione infedele
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8047. La vendita di immobili mascherata da una cessione di quote sociali che comporta un’evasione di imposta superiore alla soglia penalmente rilevante configura il delitto di dichiarazione infedele

La vendita di immobili mascherata da una cessione di quote sociali che comporta un’evasione di imposta superiore alla soglia penalmente rilevante configura il delitto di dichiarazione infedele: la sequenza di operazioni infatti, non consente di invocare la scriminante dell’abuso del diritto che deve caratterizzarsi per l’assenza di attività simulatorie e fraudolenti. Sentenza 20 febbraio 2018,...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 4750. La confisca, quale misura di sicurezza a carattere obbligatorio, è sottratta nell’an alla discrezionalità del giudice della cognizione
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 4750. La confisca, quale misura di sicurezza a carattere obbligatorio, è sottratta nell’an alla discrezionalità del giudice della cognizione

La confisca, quale misura di sicurezza a carattere obbligatorio, è sottratta nell’an alla discrezionalità del giudice della cognizione che, pertanto, deve disporla contestualmente alla condanna anche qualora nel patrimonio del reo non si rinvengano beni da sottoporre al vincolo, giacchè l’effettiva sussistenza di tali beni è questione che deve essere risolta nella diversa fase esecutiva...