Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8065. In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell’abrogazione dell’art. 485 c.p. e della nuova formulazione dell’art. 491 c.p. ad opera del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, permane la rilevanza penale della condotta di falsificazione di assegno
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8065. In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell’abrogazione dell’art. 485 c.p. e della nuova formulazione dell’art. 491 c.p. ad opera del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, permane la rilevanza penale della condotta di falsificazione di assegno

In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell’abrogazione dell’art. 485 c.p. e della nuova formulazione dell’art. 491 c.p. ad opera del D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, permane la rilevanza penale della condotta di falsificazione di assegno, anche se dotato di clausola di non traferibilità, in quanto il titolo è comunque girabile per...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 7 novembre 2016, n. 46688
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 7 novembre 2016, n. 46688

In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile, sottoposto a sanzione pecuniaria civile, ai sensi del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice della impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, deve revocare anche i capi della sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 aprile 2016, n. 16141. Nelle ipotesi di abolitio criminis di cui al d.lgs. n. 7/2016 è precluso al giudice penale, nel giudizio di impugnazione, disporre in ordine alle statuizioni civili. Tale decreto, invero, prevede che, in tali ipotesi, sia competente a decidere il giudice civile che, peraltro, può applicare una sanzione civile in caso di accoglimento della domanda risarcitoria

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 19 aprile 2016, n. 16141 Ritenuto in fatto Con sentenza deliberata il 30/03/2015, il Tribunale di Taranto ha confermato la sentenza in data 24/07/2014 con la quale il Giudice di pace di Taranto aveva dichiarato R.R. colpevole dei reato di ingiuria in danno di S.C., condannandolo alla pena...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 23 febbraio 2016, n.7125. Si rimette alle Sezioni Unite la seguente questione: se, a seguito dell’abrogazione dell’art. 594 c.p. ad opera dell’art. 1 d.lgs. 15 gennaio 2016 n. 7, debbano essere revocate le statuizioni civili eventualmente adottate con la sentenza di condanna non definitiva per il reato di ingiuria pronunziata prima dell’entrata in vigore del suddetto decreto

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 23 febbraio 2016, n.7125 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Salerno ha confermato la condanna, pronunziata anche agli effetti civili ed a seguito di giudizio abbreviato, di M.G. e D.G.M. per i reati, come rispettivamente contestati, di violenza privata, lesioni volontarie, ingiurie e...

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DECRETO LEGISLATIVO 15 gennaio 2016, n. 7. Disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili, a norma dell’articolo 2, comma 3, della legge 28 aprile 2014, n. 67

DECRETO LEGISLATIVO 15 gennaio 2016, n. 7 Disposizioni in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili, a norma dell’articolo 2, comma 3, della legge 28 aprile 2014, n. 67. (16G00010) (G.U. n.17 del 22-1-2016) Vigente al: 6-2-2016 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;...