Integra il reato di diffamazione la pubblicazione su siti porno di fotografie in cui il volto di donne viene montato su corpi nudi di altre donne
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Integra il reato di diffamazione la pubblicazione su siti porno di fotografie in cui il volto di donne viene montato su corpi nudi di altre donne

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 27 luglio 2018, n. 36076. La massima estrapolata La diffamazione consiste nell’offesa della reputazione che ricorre nei casi in cui, attraverso la comunicazione di immagini, tenuto conto del mezzo attraverso cui queste vengono veicolate, del concetto che hanno trasmesso, presentino un significato intrinsecamente offensivo della reputazione del soggetto...

In ordine al mancato riconoscimento dell’esimente della provocazione di cui all’articolo 599 c.p., comma 2
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In ordine al mancato riconoscimento dell’esimente della provocazione di cui all’articolo 599 c.p., comma 2

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 18 giugno 2018, n. 27922. La massima estrapolata: In ordine al mancato riconoscimento dell’esimente della provocazione di cui all’articolo 599 c.p., comma 2, il comportamento provocatorio si configura in presenza di una condotta contraria alle norme giuridiche, ovvero all’insieme delle regole sociali vigenti in un contesto di civile...

Perche’ operi la scriminante del diritto di critica
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Perche’ operi la scriminante del diritto di critica

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 giugno 2018, n. 24891. La massima estrapolata: Perche’ operi la scriminante del diritto di critica, le espressioni usate devono essere tali da non trasmodare in un’aggressione verbale e comunque limitarsi ad espressioni aspre e appellativi forti, ma prive di potenzialita’ di insulto, in quanto inserite in un...

Ai fini della sussistenza dell’elemento soggettivo del delitto di diffamazione
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Ai fini della sussistenza dell’elemento soggettivo del delitto di diffamazione

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 11 maggio 2018, n. 21133. La massima estrapolata: Ai fini della sussistenza dell’elemento soggettivo del delitto di diffamazione, non si richiede che sussista l”animus iniurandi vel diffamandi”, essendo sufficiente il dolo generico, che può anche assumere la forma del dolo eventuale, in quanto è sufficiente che l’agente, consapevolmente,...

Integra diffamazione a mezzo stampa, per l’insussistenza dell’esimente del diritto di cronaca giudiziaria, l’attribuzione ad un soggetto nell’ambito di un articolo giornalistico della falsa posizione di imputato, anziche’ di indagato
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Integra diffamazione a mezzo stampa, per l’insussistenza dell’esimente del diritto di cronaca giudiziaria, l’attribuzione ad un soggetto nell’ambito di un articolo giornalistico della falsa posizione di imputato, anziche’ di indagato

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 18 maggio 2018, n. 12370. La massima estrapolata: Integra diffamazione a mezzo stampa, per l’insussistenza dell’esimente del diritto di cronaca giudiziaria, l’attribuzione ad un soggetto nell’ambito di un articolo giornalistico della falsa posizione di imputato, anziche’ di indagato, in quanto il giornalista riferisca di un’avvenuta richiesta di rinvio...

L’esercizio del diritto di critica richiede la verita’ del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate
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L’esercizio del diritto di critica richiede la verita’ del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20800. La massima estrapolata: L’esercizio del diritto di critica richiede la verita’ del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate, in quanto non puo’ essere consentito attribuire ad un soggetto specifici comportamenti mai tenuti. Ne consegue che, limitatamente alla verita’ del fatto,...

La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione e come tale correttamente il contegno e’ stato valutato in termini di giusta causa del recesso, in quanto idoneo a recidere il vincolo fiduciario nel rapporto lavorativo.
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La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione e come tale correttamente il contegno e’ stato valutato in termini di giusta causa del recesso, in quanto idoneo a recidere il vincolo fiduciario nel rapporto lavorativo.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 27 aprile 2018, n. 10280. La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione, per la potenziale capacita’ di raggiungere un numero indeterminato di persone, posto che il rapporto interpersonale, proprio per il mezzo utilizzato, assume un profilo allargato ad un gruppo...

Il reato di diffamazione puo’ essere ascritto all’amministratore del sito in base alla previsione secondo le regole comuni o perche’ autore della stessa o quale concorrente dell’autore materiale.
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Il reato di diffamazione puo’ essere ascritto all’amministratore del sito in base alla previsione secondo le regole comuni o perche’ autore della stessa o quale concorrente dell’autore materiale.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 16 aprile 2018, n. 16751. Non potendo assimilarsi l’amministratore di un sito internet ad alcuna delle specifiche figure di soggetti responsabili dei reati commessi col mezzo della stampa (articolo 57 c.p.), quali il direttore o vice-direttore responsabile, occorre individuare a quale titolo l’amministratore del sito internet puo’ rispondere...

Il direttore responsabile della testata giornalistica online risponde per gli articoli postati in maniera anonima, se non li rimuove tempestivamente.
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Il direttore responsabile della testata giornalistica online risponde per gli articoli postati in maniera anonima, se non li rimuove tempestivamente.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 marzo 2018, n. 13398. Il direttore responsabile della testata giornalistica online risponde per gli articoli postati in maniera anonima, se non li rimuove tempestivamente. La lesione del bene giuridico protetto, nel caso della pubblicazione di un articolo dal contenuto diffamatorio sul “Web”, non si esaurisce nell’atto della...

L’accertamento circa la natura diffamatorio o meno dell’espressione utilizzata resta prerogativa del giudice di merito ed il relativo giudizio sfugge al controllo di legittimita’ se congruamente e logicamente motivato.
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L’accertamento circa la natura diffamatorio o meno dell’espressione utilizzata resta prerogativa del giudice di merito ed il relativo giudizio sfugge al controllo di legittimita’ se congruamente e logicamente motivato.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7242. L’accertamento circa la natura diffamatorio o meno dell’espressione utilizzata resta prerogativa del giudice di merito ed il relativo giudizio sfugge al controllo di legittimita’ se congruamente e logicamente motivato. In tema di diffamazione a mezzo stampa ed, in particolare, di scriminante del diritto...