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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 giugno 2015, n. 24937. La fattispecie di favoreggiamento, di cui all’art. 3 n. 8 legge 75/58 si perfeziona favorendo “in qualsiasi modo” la prostituzione altrui, al punto da non essere neppure necessaria una condotta attiva, ma essendo sufficiente ogni forma di interposizione agevolativa

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 giugno 2015, n. 24937 Ritenuto in fatto 1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato – Si procede nei confronti del ricorrente per favoreggiamento della prostituzione di una donna, V.T. , alla quale egli era legato sentimentalmente. Detto, in estrema sintesi, secondo l’accusa, la condotta incriminata sarebbe consistita nel...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 7 gennaio 2015, n. 247. Il reato di favoreggiamento reale resta assorbito da quello di partecipazione ad una associazione di stampo mafioso per cui non può essere contestato separatamente

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 7 gennaio 2015, n. 247   REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 20 gennaio 204, n. 2252. In tema di reati di falso ideologico in atto pubblico, abuso d’ufficio e favoreggiamento

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza  20 gennaio 204, n. 2252 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 30 aprile 2012 la Corte d’Appello di Roma, così riformando la pronuncia di condanna emessa dal giudice dell’udienza preliminare presso il locale Tribunale in esito al giudizio abbreviato, ha assolto M.C. dalle imputazioni di concorso...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 luglio 2013, n. 30349. Reato di favoreggiamento per chi dichiara di non voler indicare né il luogo né la persona da cui ha acquistato sostanza stupefacente

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 15 luglio 2013, n. 30349 Ritenuto in fatto Con sentenza resa il 10 marzo 2009 il Tribunale di Palermo, in esito al giudizio abbreviato, dichiarava la penale responsabilità di V.D. per il delitto di cui all’art. 378 cp., perché, sentito dai Carabinieri in data 30 luglio 2005, dichiarava...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 luglio 2013, n. 28754. E’ escluso il favoreggiamento della prostituzione di chi, proprietario di un immobile, decida di locarlo a soggetto che ivi intende svolgere attività di prostituzione.

Suprema Corte di Cassazione sezione III Sentenza 4 luglio 2013, n. 28754 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. FIALE Aldo – Consigliere Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. MARINI Luigi – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 giugno 2013 n. 28133. Il reato di favoreggiamento della prostituzione è configurabile solo laddove vi siano prestazioni ed attività ulteriori rispetto a quella della semplice concessione in locazione di un immobile ad una singola donna a prezzo di mercato, per lo effetto Il titolare dell’immobile, all’interno del quale a sua insaputa sia stato destinato a un giro di prostituzione, non può subire il sequestro preventivo dell’immobile

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 giugno 2013 n. 28133[1] Il titolare di un immobile che lo abbia concesso in locazione e che a sua insaputa sia stato destinato a un giro di prostituzione non può subire il sequestro preventivo dell’immobile in ragione dei canoni di locazione percepiti Per la...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 giugno 2013 n. 26457. Non configura il reato di favoreggiamento della permanenza nello Stato Italiano di soggetti clendestini quando, nell’ipotesi di rapporto contrattuale instaurato con essi, in capo all’agente è insussistente il dolo specifico, consistente nella finalità di trarre ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero clandestino

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 giugno 2013 n. 26457[1] L’integrazione del reato necessita dell’elemento soggettivo del dolo specifico, e cioè dalla sussistenza in capo all’agente del fine di trarre un profitto ingiusto. In questo senso la Cassazione aveva già affermato che ai fini della configurazione del reato di favoreggiamento...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 20475 del 13 maggio 2013. Favoreggiamento della permanenza irregolare e sfruttamento della condizione di clandestinità dell’extracomunitario

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 20475  del 13 maggio 2013 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa il 21 settembre 2011 la Corte di Appello di Genova confermava la sentenza del Tribunale di Massa del 10 aprile 2007, che aveva condannato l’imputato P.R. alla pena di mesi due di reclusione ed Euro...