Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 19 agosto 2016, n.35119
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 19 agosto 2016, n.35119

L’assenza di una disposizione transitoria analoga a quella indicata dall’art. 9, comma 3, del decreto legislativo n. 8 del 2016 deve far propendere per la soluzione secondo cui costituisce onere della parte offesa quello di promuovere eventuale azione davanti al giudice civile, competente anche per l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie civili; la parallela regola individuata per...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 giugno 2016, n. 26811
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 giugno 2016, n. 26811

Risponde del reato di rivelazione di segreto professionale l’operatore sanitario (nella specie, l’ostetrica del reparto maternità di un ospedale pubblico) che riveli senza giustificato motivo a terzi che una paziente della struttura ha interrotto la gravidanza, ciò costituendo un segreto d’ufficio, avendo questi appreso della notizia di carattere sanitario, in ragione del proprio ufficio ossia,...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 giugno 2016, n. 26810
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 giugno 2016, n. 26810

L’extracomunitario, che sia trovato nel territorio dello Stato sprovvisto di qualsivoglia documento identificativo e del permesso di soggiorno, per non incorrere nell’affermazione di responsabilità per il reato di cui all’art. 10 bis D.Lgs. n. 286 del 1998 di ingresso illegale, ha l’onere di dimostrare l’esistenza di un titolo di ingresso o soggiorno, legittimante la sua...

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In tema di bancarotta fraudolenta, la responsabilità a carico dei sindaci è, normalmente, ravvisabile a titolo di concorso omissivo, alla stregua dell'art. 40 c.p.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 10 maggio 2016, n. 19470 Ritenuto in fatto 1.Con l’ordinanza impugnata il Tribunale dei Riesame di Brescia ha annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip in data 21.10.2015 per i reati di bancarotta fraudolenta distrattiva e documentale e per le correlate condotte di false comunicazioni...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 14 marzo 2016, n. 10747. In caso di furto esclusa l’aggravante prevista per l’accesso nella privata dimora

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 marzo 2016, n. 10747 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. PALLA Stefano – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – rel. Consigliere Dott. FIDANZIA...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 febbraio 2016, n. 6463. Sia il diritto di cronaca che quello di critica presuppongono che il fatto narrato sia corrispondente al vero e precisa che l’”immutatio veri” può essere ottenuta anche con la sapiente insinuazione, l’accostamento tendenzioso tra notizie, la maliziosa allusione

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 febbraio 2016, n. 6463 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. FUMO Maurizio – rel. Consigliere Dott. BRUNO Paolo A. – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 febbraio 2016, n. 6460. Il delitto circostanziato – e in particolare la lesione aggravata dallo sfregio permanente del viso – è penalmente rilevante anche quando meramente tentato

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 febbraio 2016, n. 6460 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. BRUNO Paolo A. – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 23 febbraio 2016, n.7125. Si rimette alle Sezioni Unite la seguente questione: se, a seguito dell’abrogazione dell’art. 594 c.p. ad opera dell’art. 1 d.lgs. 15 gennaio 2016 n. 7, debbano essere revocate le statuizioni civili eventualmente adottate con la sentenza di condanna non definitiva per il reato di ingiuria pronunziata prima dell’entrata in vigore del suddetto decreto

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 23 febbraio 2016, n.7125 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Salerno ha confermato la condanna, pronunziata anche agli effetti civili ed a seguito di giudizio abbreviato, di M.G. e D.G.M. per i reati, come rispettivamente contestati, di violenza privata, lesioni volontarie, ingiurie e...