Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21186
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 23 maggio 2016, n. 21186

La condotta di chi si limiti a rendere nota al pubblico l’esistenza di una sostanza stupefacente, veicolando un messaggio non persuasivo e privo dello scopo immediato di determinare all’uso di sostanze stupefacenti, integra l’illecito amministrativo di propaganda pubblicitaria di sostanze stupefacenti (D.P.R. n. 309 del 1990, art. 84), e non il reato di istigazione all’uso...

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 maggio 2016, n. 20450.
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 maggio 2016, n. 20450.

Il “saluto fascista” o “saluto romano” costituisce una manifestazione che rimanda all’ideologia fascista e a valori politici di discriminazione razziale e di intolleranza,  la fattispecie contestata non richiede che le manifestazioni siano caratterizzate da elementi di violenza, svolgendo una funzione di tutela preventiva, secondo quanto previsto dall’art. 2 del decreto­legge n. 122 del 1993. Suprema...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 gennaio 2016, n. 591. Il giudice dell’esecuzione, a pena di nullità dell’ordinanza pronunciata, non può decidere il merito della questione sottoposta alla sua cognizione laddove non abbia acquisito e valutato le dichiarazioni in precedenza rese dall’interessato in vinculis al magistrato di sorveglianza

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 gennaio 2016, n. 591 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VECCHIO Massimo – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 ottobre 2015, n. 43704. Il reato di molestia di cui all’articolo 660 c.p., non e’ necessariamente abituale, per cui puo’ essere realizzato anche con una sola azione di disturbo o di molestia, purche’ ispirata da biasimevole motivo o avente il carattere della petulanza, che consiste in un modo di agire pressante ed indiscreto, tale da interferire sgradevolmente nella sfera privata di altri

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 ottobre 2015, n. 43704 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIORDANO Umberto – Presidente Dott. VECCHIO Massimo – Consigliere Dott. MAZZEI Antonella P. – Consigliere Dott. LA POSTA Lucia – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 ottobre 2015, n. 43712. Chi, occasionalmente e sia pure per una sola volta, ha aperto un locale per consentirvi lo svolgimento di uno spettacolo pubblico, senza l’osservanza delle prescrizioni previste a tutela dell’incolumità pubblica, deve ritenersi responsabile ai sensi dell’art. 681 c.p.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 29 ottobre 2015, n. 43712   Rilevato in fatto   Con sentenza emessa il 27/03/2014 il Tribunale di Milano giudicava S.I. responsabile dei reato di cui all’art. 681 cod. pen., condannandolo alla pena di mesi uno di arresto e 200,00 euro di ammenda, oltre alle pene accessorie di...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 agosto 2015, n. 33914. In tema di delega conferita dal procuratore della Repubblica al vice procuratore onorario e al magistrato ordinario in tirocinio per lo svolgimento delle funzioni di Pubblico Ministero, devono considerarsi come non apposte le condizioni o restrizioni non previste dalla legge ivi eventualmente inserite, delle quali, quindi, il giudice non deve tenere alcun conto

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 agosto 2015, n. 33914 Rilevato in fatto 1. Con ordinanza emessa il 16/02/2015 il Tribunale del riesame di Bari confermava l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bari, in composizione monocratica, nei confronti di P.O. il 31/01/2015, per la detenzione di una pistola con...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 27 maggio 2015, n. 22152. Il reato di cui all’art. 660 cod. pen. consiste in qualsiasi condotta oggettivamente idonea a molestare e disturbare terze persone e richiede, sotto il profilo soggettivo, la volontà della condotta e la direzione della volontà verso il fine specifico di interferire inopportunamente nell’altrui sfera di libertà

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 27 maggio 2015, n. 22152 Rilevato in fatto 1. Con sentenza emessa il 18/02/2014 il Tribunale di Milano, procedendo con rito abbreviato, condannava A.V. al pagamento di 300,00 euro di ammenda per il reato di cui all’art. 660 cod. pen., così riqualificato il fatto originariamente contestato ai sensi...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 aprile 2015, n. 14842. In materia di confisca, l’articolo 676, comma 1, cod. proc. pen., stabilisce che il giudice dell’esecuzione procede con le forme previste dall’articolo 667 c.p.p., comma 4, emettendo provvedimento non direttamente ricorribile ma opponibile davanti allo stesso giudice che lo ha pronunciato

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 aprile 2015, n. 14842 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIORDANO Umberto – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. BONITO F. Maria S. – Consigliere...