In materia di truffa contrattuale, anche il silenzio, maliziosamente serbato su alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che abbia il dovere di farle conoscere, integra l’elemento oggettivo del raggiro
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In materia di truffa contrattuale, anche il silenzio, maliziosamente serbato su alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che abbia il dovere di farle conoscere, integra l’elemento oggettivo del raggiro

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 4 ottobre 2018, n. 44228. La massima estrapolata: In materia di truffa contrattuale, anche il silenzio, maliziosamente serbato su alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che abbia il dovere di farle conoscere, integra l’elemento oggettivo del raggiro, idoneo a determinare il soggetto passivo...

In tema di truffa, l’aggravante del fatto commesso in danno di ente pubblico
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In tema di truffa, l’aggravante del fatto commesso in danno di ente pubblico

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 5 settembre 2018, n. 39958. La massima estrapolata: In tema di truffa, l’aggravante del fatto commesso in danno di ente pubblico è configurabile quando il soggetto passivo del raggiro è l’ente pubblico ed è diverso dal soggetto passivo del danno, ossia il privato, e deve ritenersi integrata anche...

La distinzione tra il delitto di induzione indebita commesso mediante inganno e quello di truffa
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La distinzione tra il delitto di induzione indebita commesso mediante inganno e quello di truffa

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 18 giugno 2018, n. 27981. La massima estrapolata: La distinzione tra il delitto di induzione indebita commesso mediante inganno e quello di truffa va individuata nel fatto che nella prima fattispecie il privato mantiene la piena consapevolezza della non debenza della prestazione data o promessa, accettando la pattuizione...

L’elemento soggettivo del delitto di truffa e’ costituito dal dolo generico, diretto o indiretto
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L’elemento soggettivo del delitto di truffa e’ costituito dal dolo generico, diretto o indiretto

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 13 giugno 2018, n. 26936. La massima estrapolata: L’elemento soggettivo del delitto di truffa e’ costituito dal dolo generico, diretto o indiretto, avente ad oggetto gli elementi costitutivi del reato (quali l’inganno, il profitto, il danno), anche se preveduti dall’agente come conseguenze possibili, anziche’ certe della propria condotta,...

Truffa ai danni di un ente pubblico; ai fini della configurazione del danno non rileva il carattere necessitato della prestazione patrimoniale da parte del soggetto passivo, ma la legittimita’ della sua erogazione proprio all’autore dell’induzione in errore.
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Truffa ai danni di un ente pubblico; ai fini della configurazione del danno non rileva il carattere necessitato della prestazione patrimoniale da parte del soggetto passivo, ma la legittimita’ della sua erogazione proprio all’autore dell’induzione in errore.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 7 maggio 2018, n. 19707 La massima estrapolata Non ricorrerebbero gli estremi del reato di truffa nel caso in cui, a seguito del trasferimento dei pazienti gia’ assistiti da medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale, per effetto del pensionamento dello stesso, nella lista di cui alla Convenzione...

Nella truffa contrattuale l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale
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Nella truffa contrattuale l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 2 maggio 2018, n. 18738 La massima estrapolata La truffa contrattuale che e’ configurabile allorche’ l’agente pone in essere artifici e raggiri al momento della conclusione del negozio giuridico, traendo in inganno il soggetto passivo che viene indotto a prestare un consenso che altrimenti non sarebbe stato dato....

La tutela di cui all’art. 171 bis RD 633/1941, a differenza della truffa informatica, non ha ad oggetto qualsiasi dato o codice sorgente che possa trovarsi all’interno di un sistema informatico
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La tutela di cui all’art. 171 bis RD 633/1941, a differenza della truffa informatica, non ha ad oggetto qualsiasi dato o codice sorgente che possa trovarsi all’interno di un sistema informatico

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11075. La tutela di cui all’art. 171 bis RD 633/1941, a differenza della truffa informatica, non ha ad oggetto qualsiasi dato o codice sorgente che possa trovarsi all’interno di un sistema informatico, ma si riconnette alla presenza dei caratteri di originalità e creatività, intendendo...

La truffa cosiddetta a consumazione prolungata, configurabile quando la frode e’ strumentale al conseguimento di erogazioni pubbliche il cui versamento viene rateizzato, e che si consuma al momento della percezione dell’ultima rata di finanziamento, necessita che tutte le erogazioni siano riconducibili all’originario ed unico comportamento fraudolento
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La truffa cosiddetta a consumazione prolungata, configurabile quando la frode e’ strumentale al conseguimento di erogazioni pubbliche il cui versamento viene rateizzato, e che si consuma al momento della percezione dell’ultima rata di finanziamento, necessita che tutte le erogazioni siano riconducibili all’originario ed unico comportamento fraudolento

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 3 aprile 2018, n. 14784. La truffa cosiddetta a consumazione prolungata, configurabile quando la frode e’ strumentale al conseguimento di erogazioni pubbliche il cui versamento viene rateizzato, e che si consuma al momento della percezione dell’ultima rata di finanziamento, necessita che tutte le erogazioni siano riconducibili all’originario ed...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9352. In tema di truffa contrattuale, nella quale l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 marzo 2018, n. 9352. In tema di truffa contrattuale, nella quale l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale

In tema di truffa contrattuale, nella quale “l’elemento che imprime al fatto della inadempienza il carattere di reato e’ costituito dal dolo iniziale, quello cioe’ che, influendo sulla volonta’ negoziale di uno dei contraenti (falsandone, quindi, il processo volitivo avendolo determinato alla stipulazione del negozio in virtu’ dell’errore in lui generato mediante artifici o raggiri)...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 6 febbraio 2018, n. 5564. Il delitto di truffa si consuma nel momento del conseguimento, da parte dell’agente, del profitto della propria attivita’ criminosa
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 6 febbraio 2018, n. 5564. Il delitto di truffa si consuma nel momento del conseguimento, da parte dell’agente, del profitto della propria attivita’ criminosa

Il delitto di truffa si consuma nel momento del conseguimento, da parte dell’agente, del profitto della propria attivita’ criminosa. Ai fini della consumazione del reato di’ truffa e’ necessario che il profitto dell’azione truffaldina entri nella sfera giuridica di disponibilita’ dell’agente, non essendo sufficiente che esso sia fuoriuscito da quella del soggetto passivo Sentenza 6...